Hieronymus Bosch, il pittore onirico in mostra a Milano a Palazzo Reale

Hieronymus Bosch (1453 – 1516) è noto in tutto il mondo per il suo linguaggio fatto di visioni oniriche e mondi curiosi, incendi, creature mostruose e figure fantastiche.

Palazzo Reale dal 09.11.2022 al 12.03.2023

Aperta al pubblico fino al 12 marzo 2023, la mostra “Bosch e un altro Rinascimento” è promossa dal Comune di Milano-Cultura, Palazzo Reale e Castello Sforzesco e realizzata da 24 ORE CulturaGruppo 24 ORE con il sostegno di Gruppo Unipol, main sponsor del progetto.

Il percorso espositivo presenta un centinaio di opere d’arte tra dipinti, sculture, arazzi, incisioni, bronzetti e volumi antichi, inclusi una trentina di oggetti rari e preziosi provenienti da wunderkammern. L’esposizione di Palazzo Reale non è una monografica convenzionale, ma mette in dialogo capolavori tradizionalmente attribuiti al Maestro con importanti opere di altri maestri fiamminghi, italiani e spagnoli.

Il percorso espositivo presenta un centinaio di opere d’arte tra dipinti, sculture, arazzi, incisioni, bronzetti e volumi antichi, inclusi una trentina di oggetti rari e preziosi provenienti da wunderkammern*.

*Una wunderkammer, in italiano letteralmente camera delle meraviglie è un’espressione appartenente alla lingua tedesca, usata per indicare particolari ambienti in cui i collezionisti erano soliti conservare raccolte di oggetti straordinari per le loro caratteristiche intrinseche ed estrinseche.


MEDITAZIONI DI SAN GIOVANNI BATTISTA opera del 1495 di Hieronymus Bosch

Opera in mostra solo fino al 13 febbraio 2023 per ragioni conservative

Il dipinto rappresenta il santo mentre medita in un paesaggio bizzarro, ed è probabilmente da identificare con l’opera commissionata dalla prestigiosa confraternita di Nostre Signore per la cattedrale di Boscoducale

BOSCH, Hieronymus

Pittore, nato verso il 1450 nei Paesi Bassi a Bosco Ducale (‘s Hertogenbosch).

Bosch è un geniale pittore fiammingo contemporaneo di Leonardo da Vinci; ma la sua cultura è assai diversa da quella del grande artista del Rinascimento italiano. Le sue opere sono piene di figure grottesche, bizzarre e mostruose, che suscitano stupore e fanno riflettere sui lati oscuri e irrazionali della vita.

Profonda è stata l’influenza di Bosch sui pittori fiamminghi, perché ha contribuito a farli più arditi nella tendenza realistica già affermata dagli artisti del sec XV, che avevano introdotto scene famigliari nelle loro composizioni religiose.

Egli espresse meravigliosamente quella mescolanza di fede ardente, di terrore superstizioso e d’animo beffardo, che formava lo spirito del suo tempo nel suo paese, spirito nutrito di leggende fantastiche.

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