Il pudding di Natale o Christmas Pudding tra ricette, libri e tradizione

Pudding, Christmas Pudding, Canto di Natale, metti insieme queste parole e capisci subito in che mese e in che periodo dell’anno sei: Dicembre Feste Natalizie!

Per noi nati nello Stivale d’Europa il termine pudding ha un suo suono familiare anche se non lo abbiamo mai cucinato e non rientra nei tipici dolci natalizi italiani. II motivo è semplicissimo: ha un nome e si chiama Canto di Natale il racconto più letto, riprodotto, tradotto di tutti i tempi da quando Charles Dickens, titolo originale Christmas Carol, uno degli scrittori inglesi più famoso di tutti i tempi, lo scrisse in sole 6 settimane e lo pubblicò il 2 dicembre del 1843. Scritto in epoca vittoriana inizialmente Dickens voleva pubblicare un saggio sociologico di denuncia delle situazioni di povertà di quei tempi note per l’impiego di minori in fabbriche e miniere (lo stesso Dickens si ritrovò a lavorare in una fabbrica di lucidi da scarpe all’età di 12 anni avendo il padre in prigione per debiti). Fortunatamente si rese conto che un romanzo avrebbe dato sicuramente più attenzione a questo problema portando sotto gli occhi di tutti le miserie e le sofferenze dell’epoca.

Il pudding o Christmas Pudding è il dolce più democratico di sempre. In Gran Bretagna non importava di che classe fossi ma “con un pudding a tavola si era tutti uguali” come spiega la dottoressa Annie Gray nella prefazione del libro edito da Guido Tommasi Editore dal titolo PRIDE AND PUDDING di Regula Ysewijn fotografa e food writer belga. regulaysewijn.com

PRIDE AND

PUDDING

La storia dei pudding inglesi dolci e salati. Guido Tommasi Editore scritto da Regula Ysewijn.

Ma quindi che cos’è questo pudding?

Nella Gran Bretagna di oggi qualsiasi dolce gustato a fine pasto si chiama pudding da qui e nel resto del mondo é diventato sinonimo di dessert anche se non tutti i pudding sono dessert. Originariamente venivano cotti al vapore ed erano a base di carne poi con l’aggiunta di vini, liquori, erbe e spezie e frutta candita la carne scomparve.

Per cucinare il Christmas Pudding se qualcuno volesse provare a farlo, si dovrebbe procurare ingredienti che in un normale supermercato non so se troverebbe come: grasso di rognone a pezzi. Per il resto è tutto molto reperibile: farina, pan grattato, uvetta, scorza d’arancia candita, mele, spezie miste, noce moscata, uova, brandy e birra. Mescolate il tutto e via a cuocere al vapore.

In Canto di Natale la signora Cratchit cucina il PUDDING per tutta la SUA famiglia il giorno di Natale!

Ebenizer Scrooge, un avaro ed egoista, che durante la sua vita ha trascurato gli amici e la famiglia, la notte di Natale incontra tre fantasmi che rappresentano il Natale: Passato, Presente e Futuro. Questi incontri lo portano a pentirsi dei propri atti egoistici e indifferenti, e a cambiare interiormente. Il secondo dei tre spiriti IL NATALE PRESENTE conduce Scrooge ad osservare alcune persone che trascorrono il Natale in pace e serenità. Dapprima lo conduce dalla famiglia di Bob Cratchit, il suo umile impiegato contabile, che sta consumando la sua povera cena di Natale e sono tutti felici. La signora Cratchit ha preparato un pudding come dolce!

«Olà! questo sì ch'è fumo! il bodino è fuori della casseruola. Che odor di bucato! È il tovagliolo che lo involge»

…disse la signora Cratchit mentre correva a prendere il pudding di Natale preparato per l’occasione.

«Olà! questo sì ch’è fumo! il bodino* è fuori della casseruola. Che odor di bucato! È il tovagliolo che lo involge. Un certo odore che è tutt’insieme di trattoria e del pasticciere accanto e della lavandaia che sta a uscio e bottega! Questo poi era il bodino. In meno di niente, ecco entrare la signora Cratchit, accesa in volto, ma ridente e gloriosa, col bodino in trionfo, simile a una palla di cannone chiazzata, liscia, compatta, ardendo in un quarto di quartuccio d’acquavite in fiamme, e con in cima bene infisso l’agrifoglio di Natale. Oh, un bodino stupendo! disse Bob, gravemente, ch’ei lo riguardava come il massimo trionfo della signora Cratchit dal matrimonio in poi. La signora Cratchit, liberatasi ormai di quel gran pensiero, confessò schiettamente di essere stata un po’ in dubbio sulla quantità della farina».

*Il termine italiano budino bodino è un adattamento dell’inglese pudding.


Se invece siete già amanti dei pudding in generale… ce ne sono di tutti tipi come: pudding di pane, di latte, di pastella, al forno, bolliti e al vapore. Di riso, di carne, di mele di semolino, di carote… potete provare questa ricetta perfetta per una pigra mattina di festa.

PUDDING AL CIOCCOLATO ricetta di Valeria Carimati

  • 400 ml di latte
  • 150 g di pan brioche
  • 100 g di cioccolato fondente
  • 45 g di zucchero
  • 30 g di burro fuso
  • 3 uova
  • 1 bacello di vaniglia
  • q.b. di zucchero a velo
  • 1 pirofila normale da 6 persone

Preriscaldare il forno a 160°C. Incidere il bacello di vaniglia dal lato lungo, metterlo in un pentolino, aggiungere il latte e portare a ebollizione; aggiungere il cioccolato a pezzetti, farlo sciogliere poi spegnere e tenere da parte. Nel frattempo imburrare la pirofila col burro fuso. Tagliare le fette di pane prima in 2 triangoli grandi e poi a loro volta in 2 triangoli più piccoli. Eliminare la crosta e spennellare ogni triangolino col burro fuso. Sistemare i triangolini nella pirofila sovrapponendoli uno all’altro in modo che restino in piedi.
In una terrina sbattere le uova con lo zucchero fino a sbiancarle (se possibile utilizzare uno sbattitore elettrico). Unire alle uova il latte al cioccolato e amalgamarli per bene con un cucchiaio. 
Versare 3/4 del composto sulle fette di pane ma attraverso un colino in modo da filtrarlo. Fare riposare per 10 minuti e poi versare il liquido avanzato (sempre attraverso il colino).
Adagiare la pirofila in una teglia da forno, aggiungere acqua in quest’ultima in modo da coprire almeno per 2 dita la pirofila e infornare per 40 minuti.


Buon Natale e Buone Feste a tutti

ValeXX

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