L’alta cucina di oggi vale una visita, anche se costosa

Sono una brava cuoca e questo mi pone sempre a chiedermi perché dovrei spendere soldi per un ristorante d’Alta Cucina. Cosa mi può offrire che io non possa fare.

Sono stata a Pasqua in un ristorante stellato Michelin, ho trovato le risposte che cercavo.

L’alta cucina è cambiata non c’è più un filone che la riconosce e la cataloga. per fortuna sono finite le spume che sotto nascondevano qualsiasi cosa lasciando spesso preparazioni un po’ asciutte. forse qualcuno le proporrà ancora…

Ho assaggiato sia con gli occhi che col naso che col palato preparazioni molto attente alla stagionalità, ai colori a mantenere il giusto equilibrio tra morbido, croccante, salsoso.

Piatti ben calibrati, cotture perfette.

Se come entrata ti servono piccole delizie che hanno ognuna un metodo di cottura diverso già capisci perché a casa non capiterà di ricrearle tutte assieme per quanto tu sia brava a cucinare.

Inizi con una piccola panna cotta poi una tartelletta con verdure, polpettina fritta, crema da bere tiepida ed è solo il benvenuto. Quindi riassumo perché a casa non lo faremo già qui abbiamo:

  • una panna cotta ricoperta da una gelèe
  • una frolla salata friabilissima
  • una crema di verdure tiepida
  • un fritto leggerissimo

Ci sono almeno 8 tipi di preparazioni e cotture diverse e siamo solo al benvenuto!

Poi capesante marinate, aragostine alla griglia, salsine perfette come preparazione e per abbinamento verdura di stagione perfettamente croccante…

Se l’alta cucina di oggi è così, cucinata, preparata e servita in questo modo capisco perché una volta all’anno si possa fare una pazzia.

Non potremmo mai a casa nostra pensare di cucinare così tante preparazioni con ingredienti così freschi anche se mangiassimo per una settimana le stesse cose per ammortizzare preparazioni e prezzo.


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